Il Consiglio Economia e Finanza dell’Unione Europea (Ecofin) ha dato il via libera ai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) di 12 Paesi, tra cui l’Italia, i quali possono concludere con l’Esecutivo UE convenzioni di sovvenzione e accordi di prestito per iniziare a ricevere le risorse per attuare i Recovery Plan.
I PNRR si inseriscono nel programma Next Generation EU, anche noto come Recovery Plan, che consiste in un fondo approvato dal Consiglio europeo per sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia globale da Covid-19.
Fonte: The EU’s 2021-2027 long-term budget & NextGenerationEU
L’Italia riceverà 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 a fondo perduto e il resto in prestiti a tassi agevolati. L’erogazione dei primi pagamenti per un totale di 25 miliardi di euro di pre-finanziamento dovrebbero arrivare entro la fine di luglio, così ha annunciato la Commissione. A queste risorse, finanziate attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, si aggiungono poi 30,6 miliardi di euro del Fondo complementare istituito con il D.L. 59/2021 a valere sullo scostamento pluriennale di bilancio. In totale, dunque, l’Italia avrà accesso a 222,1 miliardi di euro da investire lungo tre assi strategiche:
- Digitalizzazione e innovazione;
- Transizione ecologica;
- Inclusione sociale.
Per completezza si precisa che a queste risorse si aggiungono quelle del programma REACT-EU (13 miliardi) da spendere nel triennio 2021-2023.
Il PNRR italiano si sviluppa lungo sei missioni:
- Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura (49,2 miliardi di euro);
- Rivoluzione verde e Transizione ecologica (68,6 miliardi di euro);
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile (31,4 miliardi di euro);
- Istruzione e Ricerca (31,9 miliardi di euro);
- Inclusione e Coesione (22,4 miliardi di euro);
- Salute (18,5 miliardi di euro).
A ciò si affianca un programma di riforme, fondamentali in particolare quelle rivolte alla pubblica amministrazione, alla giustizia, alla semplificazione normativa e alla promozione della concorrenza.
Dal 2000 l’Italia ha assistito ad un calo degli investimenti e della produttività che ha condotto a tassi di crescita terribilmente inferiori rispetto a quelli dei principali Paesi europei. L’emergenza sanitaria, poi, ha dato un’ulteriore mazzata che l’Italia ha sofferto pesantemente registrando un calo del prodotto interno lordo del 8,9%, a fronte di una diminuzione nella Comunità del 6,2%.
Alla scarsa produttività del Bel Paese contribuisce largamente l’incapacità di cogliere le opportunità legate alla Rivoluzione 4.0, dovuta per lo più all’assenza di infrastrutture adeguate e alla mancanza di una certa cultura d’impresa delle nostre PMI.
Le cose però stanno cambiando, noi lo vediamo tutti i giorni collaborando con i nostri clienti, imprese del territorio in continua evoluzione che svolgono importanti attività di ricerca e sviluppo e che lavorano costantemente per ridurre l’impatto delle proprie attività produttive sull’ambiente e sulla società.
Next Generation EU rappresenta un’occasione unica per cambiare le cose, SKAN è pronta a coglierle!
Se lo sei anche tu, contattaci al numero 0432-792976 o scrivici a info@skan.it.