Con il cosiddetto “Decreto Aiuti“, approvato il 2 maggio, il Governo ha previsto l’innalzamento dal 20% al 50% dell’aliquota del credito d’imposta sugli investimenti in beni immateriali 4.0 (ossia i software previsti nell’allegato B alla legge 232 del 2016) effettuati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022: la scadenza è differita al 30/06/2023 a condizione che ci sia una conferma d’ordine e sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% entro il 31 dicembre 2022.

L’aumento di due volte e mezzo porta questo incentivo a superare l’aliquota prevista per i beni materiali, attualmente fissata al 40%.

Di fatto si tratta di un intervento retroattivo che consentirà anche a chi ha acquistato software 4.0 nei primi mesi dell’anno di godere di questa super-aliquota.

Per il 2023 è prevista una proroga ancora al 20%, mentre l’aliquota passerà al 15% per il 2024 e al 10% per il 2025.

La misura si somma al provvedimento che ha fatto slittare al 31/12/2022 il termine per la consegna dei macchinari ordinati entro il 31 dicembre scorso ai fini della fruizione del credito d’imposta.

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