La realtà è una esperienza che ognuno fa, in sé non esiste: viviamo in una realtà che noi stessi costruiamo istante per istante, percependola, interpretandola, condividendola in funzione del nostro mondo “interno”; non siamo passivi ricettori di stimoli che ci arrivano dall’esterno. Il problema è che crediamo che la nostra realtà sia quella oggettiva, dando vita a incomprensioni e conflitti.
Il nostro stare bene o male rispetto a un evento non nasce dall’evento in sé, ma dal significato che gli diamo in base ai nostri schemi. “Non mi ha convocato alla riunione, non ha stima di me” è un classico esempio di come siamo noi a costruirci un film che non si basa su dati “oggettivi” ma su nostre convinzioni, emozioni, aspettative.
Spesso confondiamo la nostra mappa del mondo con la realtà: ciò si riflette su come comunichiamo con le altre persone, perché tendiamo a interpretare e giudicare quanto ci dicono con i nostri parametri.
Imparando che la propria visione del mondo non è la realtà stessa, ma uno dei tanti modi di interpretarla, s’impara a vivere bene e a migliorare le proprie capacità cognitive.
Questo vale anche con le mappe aziendali. Sono molte le aziende di successo che stanno puntando su attività di coaching per migliorare l’ambiente lavorativo. E’ dimostrato che almeno la metà dei dipendenti si ritengono infelici del proprio posto di lavoro, arrivando addirittura a sconsigliare l’azienda per la quale lavorano ad amici e parenti. Un lavoratore motivato, con una mappa più aperta e flessibile, invece, si reca al lavoro con piacere e soprattutto migliora le proprie prestazioni lavorative. Imparare a comunicare, ascoltando gli altri, permette di arricchire le mappe personali di tutti gli individui coinvolti, creando nuove opportunità per ognuno di loro. Motivare un individuo nello svolgimento di una qualsiasi attività, porta a dare il meglio di sé, superando i propri limiti. Creare un ambiente dinamico, in cui le diverse figure professionali collaborano tra di loro per raggiungere obiettivi comuni, migliora le prestazioni individuali. Rendere i dipendenti consapevoli della qualità dei prodotti e dei servizi offerti, e farli partecipare attivamente ai processi di cambiamento che si vogliono affrontare, apporta una consapevolezza che determina la volontà di cambiare, partecipando attivamente al progetto.