La misura “Imprese dell’economia sociale” promuove la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale, sostenendo la nascita e la crescita delle imprese che operano, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento di meritevoli interessi generali e finalità di utilità sociale.

La misura agevolativa finanzia i programmi di investimento proposti dalle imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale (imprese sociali iscritte nell’apposita sezione del Registro Imprese, cooperative sociali e loro consorzi, società cooperative ONLUS, imprese culturali e creative come identificate dalla misura) che prevedano:

a) la realizzazione di investimenti produttivi, ivi compresi quelli che, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030, presentano un carattere innovativo in termini di impatto sociale ovvero di sostenibilità ambientale;

b) l’incremento occupazionale dei lavoratori con disabilità

I programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili non inferiori a 100 mila euro e non superiori a 10 milioni di euro.

I programmi devono determinare positive ricadute sul territorio, intese come:

  • incremento occupazionale di categorie svantaggiate;
  • inclusione sociale di soggetti vulnerabili;
  • raggiungimento di specifici obiettivi volti alla valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente, alla rigenerazione urbana e al turismo sostenibile nonché alla sostenibilità ambientale dell’attività d’impresa, anche attraverso la decarbonizzazione, il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini, la riduzione della produzione dei rifiuti, l’eco design, la riduzione dell’uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi;
  • raggiungimento di specifici obiettivi volti alla salvaguardia e valorizzazione dei beni storico-culturali o al perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale, di rilevante interesse pubblico, all’interno di una comunità o di un territorio.

Sono ammissibili le spese relative alle immobilizzazioni materiali ed immateriali come di seguito specificato:

  1. suolo aziendale e sue sistemazioni.
  2. fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni.
  3. infrastrutture specifiche aziendali;
  4. macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  5. programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

Le agevolazioni consistono nella concessione di un finanziamento di durata fino a 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni, al tasso agevolato dello 0,5% annuo.

Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario, a tasso di mercato e di pari durata, erogato da una banca finanziatrice individuata dall’impresa.

Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario sono regolati in modo unitario da un unico contratto di finanziamento, per una percentuale di copertura delle spese ammissibili che può raggiungere l’importo massimo dell’80%.

Nell’ambito del contratto di finanziamento, una quota pari al 30% del finanziamento è costituita dal finanziamento bancario e la restante parte, pari al 70%, è costituita dal finanziamento agevolato.

Per i programmi di investimento produttivi che presentano carattere innovativo in termini di impatto sociale o di sostenibilità ambientale, è concesso un contributo non rimborsabile nel rispetto dei limiti definiti dalla Carta Nazionale degli aiuti di Stato a finalità regionale e compreso tra il 5% e il 20%.

Le domande potranno essere inviate a partire dal prossimo 13 ottobre a mezzo PEC: alla domanda dovrà essere allegata la delibera di finanziamento rilasciata dalla Banca finanziatrice attestante la capacità economico finanziaria dell’impres

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