“Accanto alla nobile arte del fare le cose, c’è la nobile arte del lasciare le cose non fatte. Diventare saggi significa eliminare tutto ciò che non è essenziale” (Lin Yutang, scrittore e traduttore cinese).

La matrice di Eisenhower serve ad ordinare le priorità separando ciò che è urgente da ciò che è superfluo, secondo una classificazione basata sui concetti di urgenza e importanza:

Nel primo quadrante troviamo quelle azioni che vanno compiute al più presto e che non sono delegabili ad altri: le attività che rientrano in questo quadrante vanno ridotte al massimo, in quanto sono quelle che costringendoti a lavorare in costante emergenza, aumentano le probabilità di commettere errori.

Il secondo quadrante è relativo alle azioni importanti ma non urgenti, come progetti a medio/ lungo termine, o la definizione di nuove strategie operative da mettere in pratica Avendo carattere strategico e a lungo termine, possono essere affrontate senza la pressione dell’urgenza.

Le attività urgenti ma non importanti rientrano nel terzo quadrante, associato all’Inganno. Si tratta di azioni ritenute urgenti e considerate ingannevolmente importanti, spesso e volentieri delegabili.

Il quarto quadrante comprende tutto ciò che è puro e semplice spreco di tempo: attività banali o superflue, scuse più o meno consapevoli per rimandare ciò che è davvero importante e/o urgente.

“Le cose davvero importanti sono raramente urgenti e le cose urgenti sono raramente davvero importanti. Le cose poco importanti diventano urgenti per la mancanza di pianificazione” Dwight D. Eisenhower (ex presidente degli Stati Uniti).